quando: 11 Marzo 2021 - 11 Marzo 2021
dove: Online
“Vulnerability is hard, it’s scary, and it feels dangerous, but it’s not as hard, scary and dangerous as getting to the end of our lives and having to ask ourselves: what if I would have shown up? What if I would have said I love you? What if I would have come off the blocks? Show up. Be seen. Answer the call to courage, and come off the blocks, ‘cause you are worth it. You’re worth being brave.” - Brené Brown
Per andare oltre i blocchi, di cui parla Brené Brown, abbiamo bisogno di role model. Persone che attraverso il racconto delle loro esperienze possono ispirare motivazioni, obiettivi e risultati di chi li osserva. Le/I role model sono la rappresentazione della possibilità di ciò che tutti possono essere al di là di stereotipi e pregiudizi. Per questo, crediamo che sia importante raccontare storie di donne, ma anche di uomini, che lavorano in ambito #STEM, credono nei valori della diversità e dell'inclusione e possono aiutarci ad abbattere stereotipi e combattere il gender gap. Questo è quello che vogliamo fare con #RoleModelStories.
Il prossimo appuntamento sarà l' 11 Marzo alle ore 18.00 con Matteo Benci. Durante l’evento, ci racconterà la sua storia, il suo percorso e tu stessa/o potrai rivolgergli domande e curiosità. Seguici sui social per scoprire succosi dettagli, potrai inviarci le tue domande per Matteo.
👉𝙈𝙖𝙩𝙩𝙚𝙤 𝘽𝙚𝙣𝙘𝙞 👈
Matteo Benci è affascinato da sempre dai computer e, anche se non diventerà mai un programmatore, vivrà sempre a fianco con realtà legate a doppio filo col mondo della tecnologia e dell’informatica. Smanettone per eccellenza si diletta da ragazzo con fotoritocco e grafica pubblicitaria per poi iniziare a spippolare nell’edit audio, anche per accompagnare l’altra sua grande passione di vita: il canto.
Matteo entra in contatto con la realtà di Python Italia e del mondo delle community open source quando nel 2012 inizia a lavorare con Develer ed a collaborare alla organizzazione delle conferenze EuroPython svolte in Italia nel 2012 e nel 2013. Da lì in poi si occupa in prima persona di ricostruire dalle ceneri la community locale, raccogliendo i pezzetti sparpagliati di varie realtà e ricostituendo un team che ormai, più che la lingua della collaborazione, parla quella dell’amicizia, coordinando quindi dal 2014 al 2019 le ultime cinque edizioni di PyCon Italia portando la conferenza ad essere una delle più importanti in Europa con circa 800 partecipanti da tutto il mondo.
Durante questi anni Matteo tiene anche i rapporti della associazione italiana con le altre realtà mondiali ed intesse una fitta rete di conoscenze e collegamenti con gli altri esponenti delle community e delle istituzioni Python in tutto il mondo. Da sempre fautore della eguaglianza in ogni ambito sposa completamente il tema della inclusione supportando la diversità in ogni ambito in cui gli è possibile.
Per Python Italia assume anche ufficialmente il ruolo di tesoriere, ed insieme al team spinge per aprire quanto più possibile l’associazione a supporto delle iniziative che arrivano dalla community stessa con l’idea di portare l’associazione sempre più a contatto della gente per far conoscere il linguaggio a sempre più persone, studenti, ragazzi.
Da sempre multitasker all’ennesima potenza Matteo per vicende familiari inizia a lavorare a 15 anni, durante il liceo, e studia Ingegneria Nucleare presso l’università di Pisa, lasciando però gli studi a pochi esami dalla laurea. Studia inoltre canto da quando aveva 18 anni con varie esperienze (attualmente è membro dell’ensemble fiorentino Vocal Blue Trains), ha frequentato anche una scuola di perfezionamento al Musical (attività che porta avanti con la Compagnia della Fenice di Prato), ama leggere e scrivere, i gatti (ne ha due) e fa parte di un’altra associazione che organizza giochi di ruolo dal vivo ambientati negli anni ‘20 di ambientazione Lovecraftiana (ClavisOmni).